giovedì 9 maggio 2013

dEl mio ScRittoRE vivENtE pREfERito

..si, quello degli 813 grammi =)

C’è quel momento lì che una cosa incantevole smette di essere incantevole. Come andare al cinema. Com’era straordinario, quand’eravamo piccoli, andare al cinema, e com’è normale, ordinario, noioso, quasi, un obbligo sociale, oggi, che siamo grandi. Ecco La banda del formaggio, un po’, racconta quello, il passaggio dall’incanto all’abitudine, il momento che le cose, il cinema, il teatro, la musica (chi si ricorda la prima volta che ha sentito una canzone?) vengono come rivestite da un imballaggio, coperte di pluriball, e non c’è più l’incanto, c’è solo lo spazio che tengono nella nostra vita noiosa, e faticosa, una vita da vecchi che non sanno far altro che portare pazienza, quando son bravi, o non sanno fare altro che lamentarsi, quando sono noiosi.

Oggi ho pensato che c’è perlomeno una cosa che si fa meglio in due che da soli, gonfiare la bicicletta. Poi ho pensato, per via della scomparsa dell’incanto, che c’è ancora un momento che, quando vado al cinema, vive l’incanto, ed è il momento che vado al cinema con la Battaglia (nda: sua figlia); che non guardo il film, guardo la Battaglia che guarda il film. Lì è bello.

Paolo Nori

mercoledì 8 maggio 2013

ANimE AffiNi


ieri sera, tanto per cambiare, avevo mal di testa.
sono rientrata talmente presto che neanche il cane mi aspettava.
e dopo la riflessione, spazio/tempo, mi è venuto in mente un discorso.. di quelli che si fanno e si rifanno un numero imprecisato di volte, a seconda di quanto alcol o tristezza ci sia in circolazione.
una mia amica diceva: sarà mica che sta cosa dell'anima gemella ce la siamo inventata noi ragazze single per farci coraggio?
e ho sentito le solite cose, sul "si, siamo romantiche e crediamoci" e sui "no, i maschi sono una massa di xxxxxxx (scegliete quel che più vi piace)".
e mi chiedevo come mai non succede come nelle favole. anzi, a me succede l'opposto: sono principi e dopo averli baciati si trasformano in rospi.
c'è qualcosa che non va.
e nel turbinio di questi pensieri è successo che..
un uomo, già, la parte in causa, si è avvicinato facendoci notare che l'anima gemella non può esistere. al limite ne esistono tante per ognuno, ma non una sola.
sarebbe infatti troppo triste pensare che esista solo un'altra persona in grado di capirci. e se poi sta dall'altra parte del mondo??? no..no..-diceva- vogliamo parlare di quelli che la trovano? mica può essere che so talmente fortunati- loro- da averla trovata in quel ragazzino che stava all'asilo o nell'ufficio accanto.
e poi si è offerto come anima gemella di una di noi.
apparte questo, io ho sempre creduto un pò a sta cosa, nel senso che, l'amore è tutto. non importa cosa ne pensiate, tanto non potete farne a meno.
ma soprattutto (e inizio volutamente la frase con ma, per rafforzare il concetto), se non altro per un mero calcolo di probabilità, fra tutti quelli sbagliati, su 7 miliardi di persone su sta terra, ci dovrà essere prima o poi uno giusto (o, a questo punto e vista la nuova ottica) simil-giusto!
eccheccavoli!

    venerdì 1 febbraio 2013

    uN SoRRiSo

    ieri mi è successa una cosa. buffa per me, priva di qualsiasi significato per tutti gli altri. e se stai camminando nell'affollata stazione Termini, come è successo a me, e passando davanti una vetrina ti scappa un sorriso, di quelli enormi, spontanei, insensati agli occhi dei più, come è successo a me, beh, quei più ti guardano davvero strano u.u
    e dopo il primo momento il tuo (il mio si, il tuo in realtà non so) sorriso cresce per la sola consapevolezza che tutti quei più si stanno ancora interrogando sul perchè di quella contrazione muscolare sul tuo viso.
    ed ecco il perchè. mettermi a spiegarlo mentre il treno chiamava non mi pareva il caso, ma ora sono qui, il blog è mio, e autoritariamente ci scrivo quel che mi va.
    ho visto un libro dicevo, anzi non l'avevo detto mi sa.. non faccio pubblicità anche perchè sarebbe brutta pubblicità.. ma il punto è che io leggo molto e quindi il primo impulso quando vedo un libro che ho già letto è quello di ricordarne la trama o l'autore o tutte e due.
    ieri invece no.
    e non solo per l'influenza che si è impossessata delle mie capacità cognitive e mi fa fare solo danni, ma anche perchè mi è venuto in mente il mio autore vivente preferito e collegando il tutto inconsciamente, il mio solo pensiero è stato 813 grammi. e via il sorriso.
    si, perchè quel libro pesa 813 grammi e lui, lo scrittore, lo ha comprato, lo ha guardato e ha deciso di usarlo per scopi più bassi, ma più utili: bilancia esattamente lo stendino. e ogni tanto lo prende, lo sfoglia e lo mette sulla bilancia. 813 grammi esclama. e lo rimette a posto.
    io non so perchè mi piaccia un tipo del genere, che mi ha deviato anche nello scrivere e nel voler iniziare le frasi con ma o allora, solo perchè la maestra alle elementari non me lo permetteva.
    forse è il rapporto che ha con sua figlia, che adora e che mi ricorda la me che non c'è più e non può più esserci.
    la febbre mi rende sempre deprimente. chi mi conosce lo sa, chi non mi conosce ora lo sa.. paracetamolo dove sei? sto esagerando. papà mi manchi

    lunedì 26 novembre 2012

    l'oRA dopo lA vERbAlizzAzioNE di uN ESAmE

    adorabile. 
    quell'ora in cui sorrido, da sola, col mio caffè macchiato caldo, l'unico che può entrare nel mio stomaco vuoto da trooooooppe ore, mentre passeggio per la città universitaria.. 
    e respiro, lo smog, perchè a Roma, quello c'è (è la seconda città italiana per quantità di stupefacenti nell'aria - dopo Torino, dice il giornale..), ma oggi.. oggi sono io stupefacente al naturale, per via del mio bel 30..
    e spariscono le 3 ore di ritardo che ha fatto il prof, la moglie isterica, il pazzo del prato a pranzo, la notte insonne, il solito treno pieno, l'assistente di laboratorio di cui non ricordo mai il nome e persino i piccioni, che ammorbano le auto parcheggiate fuori al Ministero della Difesa sembrano più carini mentre Vasco urla nelle mie cuffiette "..siamo liberiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, liberi di volareeeeeeeeeeeeeeeeeee"
    ..ed è adorabile anche il ragazzo dei volantini, oggi.

    domenica 18 novembre 2012

    cuoRi Sfitti

    Un cuore è raramente sfitto. Mi spiego: Certo, si può essere non fidanzati, ma ciò non vuol dire che nel cuore non ci sia nessuno. La mancata condizione di vendita(intesa come appartenenza, ovviamente) del proprio cuore a qualcuno, non implica che il cuore non sia stato temporaneamente affittato a qualcuno, magari qualcuno che non sa che lo amiamo, o qualcuno che lo sa e volutamente non ci ricambia, o ancora, qualcuno che ci ha amato e ora non ci ama più. 
    In ogni caso lì c'è qualcuno. Quel qualcuno a cui pensiamo prima di addormentarci e nel secondo in cui ci risvegliamo, prima che la realtà, i doveri e la nuova giornata e le sue responsabilità ci piombino addosso.
    E poi ci sono periodi come questo, in cui il cuore non sa che fare. 
    Batte, perchè questo è ciò che gli è stato insegnato, ma non lo fa con passione. 
    Certo è.. sollevato, credo sia questo il termine giusto, di non soffrire per queiqualcuno che non amano volutamente o che ci amavano in passato e ora non più, ma non è soddisfatto perchè sa che nella vita c'è di meglio che essere solo sollevati.
    La decisione di star solo del resto l'ha presa lui perchè sa che merita di meglio di ciò che ha avuto fin ora.
    Per cui, credo che lo costringerò a non lamentarsi, perchè c'è di peggio. E a sperare, perchè c'è di meglio. In attesa del prossimo affittuario.

    domenica 4 novembre 2012

    ERRoRE



    La radice latina della parola significa "vagare alla ricerca di qualcosa" ed è così che gli uomini trascorrono gran parte della loro vita. Alcuni infatti, ad un certo punto, pensano di averlo trovato. Questo qualcosa intendo.

    Ed è allora che si sposano e arrivano dei piccoli esserini col moccio al naso che urlano e scalpitano per tutta la casa e sporcano il divano e scrivono il loro nome sulle pareti in un grosso quanto incerto stampato (personalmente, facevo anche i buchi nei muri..);
    in ogni caso, quel qualcosa ti riempie la vita;
    dal mattino, col caffè e 1 cucchiaino e 1/4 di zucchero poco girato e un bacio prima di uscire, alla sera, con il cruciverba di metro, la cena, i racconti e le coccole sul divano
    -finchè morte nn ci separi-

    ((papà mi manchi immensamente))

    In altri casi -anche se non vorresti accadesse alle persone cui vuoi bene- quel qualcosa finisce prima, perchè uno dei due si stufa; ed allora si usa questo strano termine: è stato un errore.
    e si riprende a vagare.
    La capacità di commettere piccoli errori è la vera meraviglia del DNA.
    senza questa particolare caratteristica, saremmo ancora dei batteri anaerobici
    e non sapremmo cos’è la musica.

    (però considerate che Lewis Thomas era un sacerdote..)

    In ogni caso, morte o corna, occorre farsene una ragione..
    Il vento è importantissimo.
    arriva, spazza e sistema.
    Non ti arriva addosso perchè te lo meriti, né perchè ce l’ha con te:
    passa e basta.
    E cambia sempre.
    A volte non dispiace l’immobilità: ma la staticità è madre di tutte le malattie.
    E il vento è, e rappresenta, il suo opposto.


    così m’hanno detto.

    A quel punto però inizi a pensare che il segreto per essere felici non è ottenere ciò che si vuole, ma volerlo ancora dopo averlo ottenuto.

    Se è così che si cresce, sarei rimasta bambina un altro pò..

    lunedì 14 marzo 2011

    quEStA mAttiNA

    E' stato talmente brutto che ho creduto fosse un brutto sogno..
    invece era la realtà.
    ma certe luci non puoi spegnerle.. o almeno spero.